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L'occhio

Com'è fatto

Com'è fatto - Dott. Eugenio D'ANIELLO
Iniziamo subito a cercare di capire come è fatto un occhio e quale è il suo funzionamento. Mi scuso se nell'esposizione sono un po' sintetico, ma questo sito nasce soprattutto per i pazienti, per cui non mi è sembrato opportuno dilungarmi in concetti troppo difficili. Se, invece, dovessi notare che in qualche punto c'è un concetto difficile da comprendere, per favore, fammelo sapere.

 
L'occhio è l'organo di senso principale dell'apparato visivo.

Osservando un occhio partendo dalla parte anteriore, ci appare la parte bianca, la sclera, ricoperta da uno strato trasparente, la congiuntiva.

I raggi luminosi entrano nell'occhio passando attraverso una struttura trasparente, a forma di oblo', la cornea, quindi attraversano un foro, la pupilla, circondato dalla parte colorata dell'occhio detta iride, e da qui si dirigono verso una struttura a forma di lente detta cristallino. 

Quest'ultimo, a seconda della sua curvatura, fa convergere i raggi luminosi sulla superficie della retina; in particolare, sulla retina esiste una piccola parte, detta macula, che permette la fine discriminazione delle immagini; da qui partono recettori connessi alle fibre nervose che si dirigono verso il nervo ottico.

Nella figura a fianco potrai osservare un'immagine schematica di un occhio.  

I DIFETTI DI VISTA

I DIFETTI DI VISTA - Dott. Eugenio D'ANIELLO


Nella MIOPIA siamo spesso in presenza di un occhio più lungo del normale. Le immagini appaiono sfocate perchè i raggi luminosi vanno a fuoco non sulla retina ma davanti ad essa. Si corregge con lenti dette sferiche negative.





Nella IPERMETROPIA, invece, l'occhio è spesso più corto del normale, per cui le immagini si sfocano perchè i raggi luminosi vanno a fuoco posteriormente alla retina. Si corregge con lenti chiamate sferiche positive.




Nell'ASTIGMATISMO le immagini appaiono sfocate in genere a causa del difetto di curvatura della cornea. Può essere di tipo ipermetropico, corregibile con lenti dette cilindriche positive, miopico, corregibile con lenti dette cilindriche negative, o misto, corregibile accoppiando lenti sferiche e cilindriche positive e negative.



Un discorso a parte merita la PRESBIOPIA. Questa, infatti, viene considerata una condizione fisiologica, e non un difetto di vista; essa è provocata da un deficit di efficienza dell'apparato accomodativo, per cui, dopo una certa età, si ha difficoltà nella messa a fuoco da vicino.


I difetti di vista possono essere corretti con occhiali, lenti a contatto e, molte volte con trattamenti LASER. Il LASER AD ECCIMERI, infatti, è in grado di asportare porzioni di tessuto estremamente piccole in modo estremamente preciso. A discrezione del chirurgo ed in relazione alle caratteristiche dell'occhio e, quindi, del difetto di vista, vengono utilizzate diverse tecniche:
  • PRK: vengono asportati gli strati più superficiali della cornea modificandone la curvatura;
  • LASIK: prima dell'applicazione del laser viene asportato un lembo corneale che verrà riposto dopo il trattamento LASER; l'asportazione del tessuto corneale avverrà, quindi all'interno dello spessore corneale.

DECIMI, DIOTTRIE, GRADI

DECIMI, DIOTTRIE, GRADI - Dott. Eugenio D'ANIELLO
Quante volte, nel linguaggio comune, si tende a fare confusione tra diversi concetti di diottrie, decimi, gradi, utilizzando questi termini come sinonimi. Scopriamo insieme che queste parole non hanno lo stesso significato. Impareremo così, a capire quali sono i requisiti per un bando di concorso o per l'obbligo di occhiali sulla patente di guida.

Parliamo di decimi quando vogliamo indicare quanto un occhio vede. In sostanza i decimi corrispondono al numero di righe delle tabelle dell'oculista, dette tabelle ottotipiche, che un occhio è in grado di leggere; un occhio, quindi, con gli occhiali, o senza occhiali, vedrà 1/10, 2/10, 10/10, ecc.

La diottria è l'unità di misura della lente. Ci dice, quindi, quanto una lente è forte. Avremo, quindi, una lente di 1 Diottria, 1.5 Diottrie, 3 Diottrie, indicate, sulla prescrizione dell'oculista con un segno "+" o "-" a seconda del difetto di vista (vedi sopra). La prescrizione degli occhiali che rilascia l'oculista riporta, infatti le diottrie necessarie (positive o negative, sferiche e/o cilindriche) necessarie a correggere un determinato difetto di vista.

I gradi, infine, indicano l'orientamento delle lenti per astigmatismi (cilindriche) in senso orizzontale (180) o verticale (90) e tutti i gradi intermedi. Anche questo valore può essere letto sulla ricetta di prescrizione di occhiali dell'oculista sotto la voce "asse".

Altre malattie degli occhi

Le congiuntiviti.
Come abbiamo visto, la congiuntiva è una membrana mucosa trasparente che ricopre il "bianco" dell'occhio, la sclera; poichè questa membrana è ricca di vasi sanguigni, risponde agli stimoli irritativi con notevole arrossamento. Le congiuntiviti sono, appunto, le infiammazioni della congiuntiva e sono le malattie oculari più frequenti. Possono essere di origine batterica (con abbondante secrezione di pus), virali (ad esempio, in rapporto ad un comune raffreddore), allergiche (ad esempio quelle primaverili), da alterazione lacrimale (ad esempio, il cosiddetto "occhio secco"), da agenti esterni (fumi, polveri, insolazioni, saldature, eccetera).
In questi casi non bendare mai l'occhio, perchè la secrezione può ristagnare e far quindi riprodurre maggiormente i germi. Solo l'Oculista, può stabilire se e quando un occhio va bendato! La terapia è a base di antibiotici e antinfiammatori in collirio prescritti preferibilmente dallo Specialista.

Le cheratiti.
La cornea è la parte anteriore e trasparente dell'occhio. e' completamente priva di vasi sanguigni ma è ricchissima di terminazioni nervose, per cui basta toccarla per sentire dolore. l'infiammazione della cornea si chiama cheratite. Generalmente, a causa della ricca innervazione, il paziente connuna cheratite fa fatica a tenere l'occhio aperto ed ha una sensazione di corpo estraneo. Anche la congiuntiva si irrita e spesso vengono coinvolte anche le strutture più interne dell'occhio. Anche le cheratiti possono essere causate da batteri (ad esempio, le ulcere corneali), virus (ad esempio, la cheratite erpetica), corpi estranei, fattori irritanti esterni. Se si sospetta una cheratite è preferibile farsi visitare subito da un Oculista, che potrà prescrivere, se necessario, antibiotici, antivirali e bendaggio. 
Si eviti assolutamente l'uso di cortisone se non prescritto dallo Specialista, in quanto in alcune forme di cheratite questo può avere addirittura effetti devastanti!
 
La cataratta.
Il cristallino è una struttura trasparente a forma di piccola lente, priva di vasi sanguigni e nervi, situata dietro l'iride. Se il cristallino diventa opaco (forme congenite, radiazioni, età avanzata), si ha la cataratta. Il sintomo principale è la diminuzione lenta e progressiva della vista. Spesso si hanno segni premonitori come un improvvisa percezione del cambiamento del difetto di vista. Il paziente spesso, benchè anziano, incomincia a leggere anche senza utilizzare gli occhiali per vicino e questo lo porta a credere in un miglioramento o nella scomparsa della presbiopia. A volte si nota difficoltà nella visione se c'è troppa luce o in caso di cattive condizioni meteorologiche. Nelle fasi più avanzate la "pupilla bianca" si distingue anche ad occhio nudo. Al momento la terapia è esclusivamente chirurgica: si asporta il cristallino opaco e si inserisce al suo posto una lentina trasparente.
 
Il glaucoma.
Il glaucoma è una malattia provocata dall'aumento della pressione che esercitano i liquidi all'interno dell'occhio sulle pareti del bulbo oculare. Nell'occhio, infatti, è presente un liquido, l'umor aqueo, che viene prodotto e smaltito mantenendo una pressione all'interno dell'occhio intorno ai 16 mm Hg (millimetri di mercurio); finchè tale pressione si mantiene su questi valori il bulbo mantiene la sua forma e le sue funzioni, ma quando questa supera i valori statisticamente fissati in 20-21 mm Hg si ha una compressione sulle fibre nervose del nervo ottico che, se trascurata, le danneggia o addirittura le distrugge in maniera irreversibile. Il glaucoma è una malattia molto subdola perchè, se trascurata, può portare alla cecità; appare quindi fondamentale diagnosticarla quanto prima. Bisogna, inoltre considerare che non sempre ci si accorge di avere la pressione alta, per cui un paziente può avere un aumento della pressione intraoculare per molti anni, non si sottopone ad alcuna visita oculistica e quando inizia ad avere una diminuzione della vista il danno è già stato fatto!. Infatti il danno alla retina inizia prima dalle fibre che determinano il "campo visivo", tutto ciò che vediamo perifericamente. Una persona, infatti, può avere una vista di 10/10 ma avere un campo visivo danneggiato, per cui si sottopone anche a misurazioni della vista ma se non misura la pressione dell'occhio per anni il danno periferico continua in maniera progressiva.
I sintomi, come dicevo possono essere sfumati, come cefalea saltuaria, aloni colorati, o del tutto assenti come nelle forme ad andamento cronico. Nelle forme acute, invece il dolore è fortissimo fino al ricorso al Pronto Soccorso. E' preferibile che tutti i soggetti coloro che hanno familiarità per glaucoma, miopia elevata, età superiore ai 40 anni, si sottopongano a misurazione della pressione intraoculare anche in assenza di sintomi. La diagnosi si avvale anche del campo visivo computerizzato, pachimetria, esami elettrofisiologici, e molti altri. la terapia è essenzialmente farmacologica, a base di colliri che vanno presi per tutta la vita. In casi resistenti si può effettuare un trattamento LASER o addirittura un intervento chirurgico. La prognosi è buona se la diagnosi è fatta in tempo.
 
Il distacco di Retina.
In condizioni normali la retina è aderente alle pareti interne del bulbo oculare; in questo modo gli stimoli luminosi che la colpiscono, attraverso le fibre nervose vengono trasmessi al nervo ottico e quindio al cervello. In caso di distacco la retina si accartoccia in maniera simile ad una bolla su una carta da parato, per cui lo stimolo luminoso non viene più trasmesso regolarmente e le immagini appaiono sfocate.  Le cause possono essere molteplici e vanno da un trauma contusivo alle miopie medie e elevate. I primi sintomi vanno dalla sensazione di flash, alla visione di punti neri, fino alla comparsa di una "tenda" sul campo visivo. Non è presente dolore. Il trattamento può essere effettuato con il LASER nel caso in cui le lesioni siano piccole e periferiche; spesso è, però, necessario un intervento chirurgico da effettuare in anestesia generale.

Occhio e diabete.
La retinopatia diabetica è una delle complicanze più pericolose del diabete mellito. E' dovuta al fatto che i vasi sanguigni che irrorano la retina possono deformarsi, ostruirsi e addirittura rompersi creando emorragie. Il rischio di sviluppare una retinopatia diabetica è tanto più alto quanto più scompensato è il diabete e quanto più antica è la sua diagnosi. Importante è, in questi casi, la prevenzione. E' necessario, in caso di diabete, sottoporsi periodicamente all'esame del fondo oculare. Sarà l'oculista, quindi, a consigliare altri esami (fluorangiografia, OCT, ecc.). La terapia delle complicanze del diabete sulla retina consiste nella applicazione di Argon LASER. E' ovvio che anche la terapia sarà tanto più efficace quanto più precoce sarò la diagnosi.

Lo strabismo. 
Ogni occhio viene mosso in tutte le direzioni grazie all'azione di sei muscoli. Poichè gli occhi sono fatti per muoversi contemporaneamente, quando si attiva un muscolo in un occhio se ne attiva un altro nell'occhio controlaterale. Tutto questo serve a fare in modo che nei due occhi le immagini si formino su punti corrispondenti della retina, in modo che dal cervello ogni immagine venga percepita come singola. La visione binoculare, appunto, è quel meccanismo per cui, guardando un oggetto con due occhi percepiamo un'immagine unica. Una deviazione di uno o entrambi gli occhi rispetto al punto di fissazione si chiama strabismo. Uno strabismo può essere causato da fattori ereditari, difetti di vista, paralisi a partenza dal cervello (alcune forme di ictus) per cui questo non manda gli impulsi ai muscoli oculari per farli muovere correttamente, paresi di uno o più muscoli oculari. Quando questo succede, al cervello arrivano immagini da punti diversi della retina per cui si ha una fastidiosa visione doppia. In molti casi si tende automaticamente ad escludere un occhio e a fissare con un solo occhio; questo processo si chiama soppressione. Se la soppressione è costante e duratura, col tempo si ha la perdita della capacità di quell'occhio di vedere bene e si ha il così detto occhio pigro o ambliopia. Nel bambino, quindi è importantissimo correggere il difetto di vista e, se è necessario, lo strabismo. Nell'adulto, invece, l'insorgenza di uno strabismo per cause paralitiche, traumatiche, ecc. non permette di escludere un occhio così facilmente, per cui si ha quel fastidiosissimo fenomeno di visione doppia o diplopia. La terapia consiste innanzitutto nella correzione del difetto di vista e poi, in base all'esperienza dell'Oculista, l'età del paziente, l'entità della deviazione, nella possibilità di un intervento chirurgico.
 
Altre malattie degli occhi - Dott. Eugenio D'ANIELLO

I DIFETTI DELLA PERCEZIONE DEI COLORI

I DIFETTI DELLA PERCEZIONE DEI COLORI - Dott. Eugenio D'ANIELLO
Le alterazioni della percezione dei colori, o Discromatopsie, si dividono in cecità per i colori fondamentali :
  • Protanopia (cecità per il rosso),
  • Deuteranopia (cecità per il verde),
  • Tritanopia (cecità per il blu-violetto).
Parziale percezione dei colori fondamentali:
  • Protanomalia (anomalia per il rosso),
  • Deuteranomalia (anomalia per il verde),
  • Tritanomalia (anomalia per il blu-violetto). 
Il Daltonismo è un difetto genetico nella percezione dei colori. Colpisce prevalentemente il sesso maschile a causa della trasmissione attraverso i cromosomi sessuali. Il soggetto daltonico è incapace di distinguere i colori fondamentali come il rosso o il verde. Disturbo del sistema visivo descritto per la prima volta da John Dalton, scienziato inglese che ne era affetto, nel 1798.
 
Nell'Acromatopsia il paziente non ha alcuna percezione dei colotri e quindi ha una visione "in bianco e nero".

Attenzione: Esistono delle forme di alterazione della percezione dei colori che non sono congenite, ma acquisite. In questi casi è opportuno rivolgersi immediatamente all'oculista in quanto potrebbe trattarsi anche di patologie a carico delle fibre nervose di tipo infiammatorio, degenerativo, ecccetera.

Come si diagnostica una discromatopsia? I test più semplici prevedono l'usio di matassine colorate o lane di Holmgreen, per la valutazione della percezione dei colori fondamentali; molto utilizzate sono le tavole pseudoisocromatiche di Ishihara, raffigurate sopra, molto maneggevoli. Il test di Ishihara è veloce e consente la distinzione tra i soggetti con visione cromatica nella norma e quelli affetti da d. congenita rosso-verde: definisce il tipo ma non l’entità del difetto.Per essere più precisi sulla entità della discromatopsia si utilizza il test di Farnsworth; questo consiste nell'ordinare diversi gettoni colorati in senso crescente di intensità; l'elaborazione di questo processo dà origine a un grafico che permette di capire su quale tonalità è presente, effettivamente il problema.
 


 
BIBLIOGRAFIA
Toselli - Miglior, Oftalmologia Clinica, 1979, Monduzzi Editore.
Wikipedia, L'Enciclopedia libera

Data ultima modifica 20 gennaio 2011.